Il lancio di CHEOPS, il primo satellite dell’Agenzia Spaziale Europea dedicato allo studio dei pianeti extra solari, è previsto per il 17 dicembre prossimo a bordo di un razzo Soyuz. 130 alunni e i loro docenti seguiranno il lancio in diretta dall’auditorium di Città della Scienza, insieme ai ricercatori che sono coinvolti nella missione. Nel corso della mattinata verrà l’albero addobbato anche l'albero di Natale di Città della Scienza con esopianeti natalizi. L’evento è organizzato dall’INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania, dal Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia, da Città della Scienza e dal Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana” dell’Università di Catania.
Il lancio di CHEOPS sarà effettuato con un razzo Soyuz dallo spazioporto europeo nella Guyana Francese. Nell'auditorium di Città della Scienza seguiremo le fasi di lancio insieme ai ricercatori coinvolti nel progetto CHEOPS.
Nel corso della mattinata 130 studenti delle scuole medie e medie superiori saranno guidati alla scoperta dei pianeti extrasolari, assisteranno al lancio, previsto alle 9:54, seguiranno le prime fasi di volo fino alla separazione del satellite dal razzo, parteciperanno a giochi interattivi e addobberanno l’albero di Natale di Città della Scienza con esopianeti natalizi per festeggiare insieme il “Natale degli esopianeti”.
L’evento è organizzato dall’INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania, il cui direttore è responsabile scientifico per la partecipazione italiana alla missione, dal Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia, da Città della Scienza – Università di Catania e dal Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana” dell’Università di Catania.
La scoperta, 24 anni fa, di 51 Peg b, il primo pianeta in orbita attorno a una stella diversa dal Sole, ha valso il Premio Nobel2019 per la Fisica ai suoi scopritori: gli astronomi Michel Mayore Didier Queloz. Dal 1995 in avanti, grazie a strumenti sempre più sensibili, i ricercatori hanno scoperto più di 4000 esopianeti. È in questo scenario che si colloca la missione CHEOPS.
CHEOPS – Characterising ExOPlanet Satellite- è un piccolo satellite per lo studio dei pianeti extrasolari. Proposto nel 2012 in risposta a un bando dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) nell’ambito del programma Cosmic Vision 2015-2025, è stato selezionato tra decine di progetti in competizione.
Il satellite, alto 1.5 metri e con una base esagonale di massima larghezza 1.6 metri, pesa 280 chili, incluso il propellente. Esso porta a bordo un telescopio in montatura Ritchey-Chrétien, con specchio principale di 32cm di diametro e rapporto focale f/8. Il telescopio invia l’immagine su un rivelatore CCD Teledyne e2v con 1024 × 1024 pixels e pixel pitch di 13 µm, raffreddato a 233 K con una stabilità di 10 mK.
Il progetto ottico del telescopio, formulato dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) di Catania e Padova, è innovativo per i requisiti di inusuale compatezza, a causa del poco spazio a disposizione, e di estrema riduzione della luce diffusa, per ottenere la precisione di misura richiesta dagli obiettivi scientifici della missione. Il telescopio è quindi stato costruito in Italia presso i laboratori della Leonardo s.r.l., con il contributo della Thales Alenia Space e della Medialario, sotto la supervisione dell’Agenzia Spaziale Italiana e il coordinamento scientifico dei ricercatori INAF.
CHEOPS sarà posto in orbita da un vettore Soyuz, il cui lancio avverrà alle 09:54 - ora locale in Italia - il prossimo 17 dicembre.
Insieme a CHEOPS, con lo stesso vettore saranno lanciati il satellite italiano per il telerilevamento ambientale COSMO-Skymed Seconda Generazione (SSG) dell’Agenzia Spaziale Italiana, e alcuni piccoli satellite cubesat.
Il primo a lasciare il razzo, una volta fuori dall'atmosfera, sarà Cosmo SSG.
Bisognerà attendere circa due ore, verso le 12:20 per la separazione di CHEOPS dal Soyuz. Altri 30 minuti e ci sarà la prima acquisizione del segnale del satellite CHEOPS.
CHEOPS osserverà più di 7mila stelle nei suoi 3 anni e mezzo di durata nominale. Questa missione è dedicata alla caratterizzazione di esopianeti già noti e che transitano davanti alla propria stella. La misura accurata del raggio planetario - ottenibile con CHEOPS - unita alla misura della massa - ottenuta con il metodo delle velocità radiali dai telescopi a terra - permetterà di determinare la struttura interna di un pianeta ovvero capire se esso è roccioso, gassoso o di ghiaccio e quindi stabilire se vi siano condizioni tali da ospitare la vita.
La missione CHEOPS nasce dalla collaborazione di scienziati e ingegneri, istituti di ricerca, università e industrie, di undici paesi europei guidati dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dalla Svizzera.
I ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Catania e Padova, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana, hanno avuto un ruolo fondamentale nella progettazione del telescopio, e hanno affiancato l’industria - Leonardo sr.l. con la collaborazione di Thales Alenia Space e Medialario - nelle fasi di costruzione e test.
Il team scientifico dell’INAF e dell’Università di Padova ha contribuito alla preparazione del programma scientifico ed è adesso pronto a ricevere i dati e procedere con la loro analisi e interpretazione.
Programma dell’evento
➔ 09:00 - 09:15 Accoglienza e saluti istituzionali
➔ 09:15 - 09:35 Pianeti extrasolari e Cheops
➔ 09:35 Collegamento con spazioporto di Kourou
➔ 09:54 Decollo Soyuz
➔ 10:15 – 11:15 Rinfresco e decorazione albero di Natale con pianeti extrasolari
➔ 11:15 - 12:15 Giochi ed esopianeti
➔ 12:19 Separazione di Cheops
➔ ~12:50 Prima opportunità acquisizione del segnale da Cheops
➔ ~13:00 Fine