La fondazione dell’Orto Botanico di Catania nel 1858 si deve al monaco benedettino Francesco Tornabene Roccaforte. Oggi l’Orto Botanico si estende su una superficie di circa 16.000 mq, su suoli in parte di origine vulcanica (lave di epoca romana) e in parte alluvionali. L’area è suddivisa in Hortus Generalis (13.000 mq), che raccoglie soprattutto piante esotiche, e Hortus Siculus (3000 mq), destinato alla coltivazione di specie spontanee siciliane. La grande serra, Tepidario, che costituiva una delle strutture più imponenti dell’Orto, demolita negli anni Cinquanta, è stata oggi sostituita con un nuova serra, inaugurata nel 2008 e destinata alla coltivazione delle piante tropicali. La collezione più ricca dell’Orto Botanico di Catania è certamente quella delle piante succulente, che raccoglie circa 2.000 specie, prevalentemente Cactacee, Euforbiacee, Aizoacee, per la maggior parte coltivate all’aperto. Notevole anche la collezione delle palme grazie a esemplari appartenenti a diversi generi e a circa ottanta specie diverse, la maggior parte delle quali – pur provenendo da regioni tropicali o subtropicali – si è perfettamente ambientata nel nostro clima tanto da fiorire e fruttificare regolarmente.