“Grazie alla Settimana della cultura scientifica e tecnologica gli studenti ed i cittadini potranno entrare in contatto diretto con i ricercatori, potranno visitare i musei, i laboratori e le strutture universitarie comprese le aree protette dell’Università e comprendere la grande utilità del lavoro dei ricercatori e della scienza appassionandosi al mondo della ricerca ed anche superare i pregiudizi nei confronti della scienza stessa”.
Con queste parole il rettore Giacomo Pignataro ha inaugurato stamattina, nei locali dell’auditorium della Città della Scienza, la XXV edizione della “Settimana della Cultura scientifica e tecnologica”, promossa annualmente dal Miur, con il supporto organizzativo del Piano Lauree scientifiche. Un evento che si svolge in contemporanea in tutta Italia (dal 12 al 18 ottobre) e che vedrà per protagonisti i ricercatori, i dipartimenti scientifici dell'Università di Catania e gli enti di ricerca collegati.
“Non a caso abbiamo inaugurato l’edizione di quest’anno nei locali della Città della Scienza, ormai l’unico museo scientifico del Sud Italia visto, purtroppo, l’incendio che ha distrutto la struttura di Napoli – ha spiegato il prof. Pignataro alla presenza della delegata per la Città della Scienza e rete museale d’Ateneo, Agata Copani –. Nei prossimi mesi la Città della Scienza aprirà le proprie porte per la mostra denominata “Balle di Scienza” organizzata da diversi enti di ricerca come l’Università, l’Infn ed il Cnr finalizzata a far comprendere al grande pubblico il valore della scienza, quella attendibile, e la differenza con quella diffusa in rete, spesso priva di fonti e analisi credibili”.
“La scienza sembra distante dalla realtà – ha aggiunto il rettore rivolgendosi alla folta platea composta da studenti delle scuole superiori di secondo grado etnee -, ma non è così. Basti pensare all’importanza della matematica e dell’informatica per le funzioni di tutte le strumentazioni tecnologiche come gli smartphone che noi tutti utilizziamo. Al tempo stesso, grazie a questa iniziativa, promuoviamo le lauree scientifiche ed il nostro Ateneo a cui, come mi auguro, in tempi brevi, vi iscriverete. Un’università, quella etnea, che può contare su strutture d’eccellenza e che presto sarà arricchito con il nuovo laboratorio di Bio-nanotecnologie della Cittadella universitaria”.
Sull’importanza della cultura scientifica si è soffermata la delegata del rettore alla Didattica e coordinatrice nazionale del Piano lauree scientiche-Biologia, Bianca Lombardo, la quale ha evidenziato che “negli ultimi anni, grazie all’iniziative finalizzate all’orientamento nelle scuole superiori, è stato ridotto il numero di abbandoni degli studenti universitari tra il I ed il II anno del corso di laurea scientifici” ed, inoltre, ha sottolineato che anche nei corsi di laurea umanistici deve essere maggiormente diffusa la cultura biologica e tecnologica per ampliare la conoscenza dei nostri giovani che rappresentano il futuro della società”.
Sulla stessa linea anche il coordinatore nazionale Piano lauree scientifiche-Fisiche, Josette Immè, la quale ha auspicato “un maggiore coinvolgimento durante l’anno scolastico degli studenti delle scuole superiori verso la cultura scientifica”.
A seguire le relazioni dei docenti Alessandra Gentile (Nutrire il pianeta: un percorso tra biodiversità e biotecnologie), Francesco Priolo (Luce e nanotecnologie) e Davide Bennato (Le sfide della società digitale) sui tre temi proposti dal Miur (Scienza e alimentazione, 2015 Anno internazionale della Luce, Impatto sociale delle tecnologie della comunicazione) e l’attività interattiva “Fisica e karate” con la visita guidata alla Città della Scienza.
Alfio Russo
Ufficio Comunicazione e Stampa dell'Università degli Studi di Catania